Posa in Opera > ISOLAMENTO TERMICO (SISTEMA A CAPPOTTO TERMICO) | |
Il “cappotto”, ovvero l’isolamento termico integrale, è utilizzato da oltre 40 anni con successo in molti paesi del Nord Europa, per l’isolamento termico ed acustico degli edifici civili, industriali, nuovi o preesistenti.
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COS'E' L'ISOLAMENTO TERMICO?
Le dispersioni termiche esprimono la facilità di un edificio di far passare il calore attraverso le sue pareti dall’interno verso l’esterno in inverno e viceversa in estate. Più i materiali applicati alle pareti limitano il flusso di calore, più alta è la loro capacità isolante. La perdita di calore, infatti, varia in funzione dello spessore della parete e della differenza di temperatura tra l’ambiente interno e quello esterno.
E’ dunque necessario isolare al fine di limitare le dispersioni. Il flusso di calore è identificato da un’unità Watt su m2 di parete: W/m2.
Gli isolanti da noi commercializzati consentono di isolare un edificio sia dal caldo che dal freddo nel migliore dei modi. Le proprietà termiche dei nostri isolanti derivano dal fatto che si tratta di materiali costituiti da una moltitudine di pori dove l’aria viene imprigionata.
Per confrontare le prestazioni termiche di due o più prodotti isolanti è sufficiente paragonare la loro conducibilità termica λ più basso è il valore della conducibilità termica (vicino allo “0” - zero) e maggiore è la capacità isolante del suddetto materiale.
COS'E' LA CONDUCIBILITA' TERMICA?
La principale caratteristica di un materiale isolante è la sua conducibilità termica espressa con un “valore di lambda termico” (λ). Quest’ultima rappresenta la sua attitudine a lasciarsi attraversare, in misura minore o maggiore, dal flusso di calore, ed è espresso in W/(m•K).
Più il lambda è basso (vicino allo “0” - zero), tanto più il materiale è isolante. Questa misura è normalizzata ed il lambda è convenzionalmente dichiarato ad una temperatura media di 10 °C.
Le famiglie di materiali o di prodotti considerati isolanti sono caratterizzati da una conducibilità inferiore a 0,065 W/(m•K). I gas sono gli elementi che hanno le conducibilità termiche più basse. Su questa base, i materiali fibrosi come la lana di roccia, imprigionando l’aria, riescono a raggiungere delle prestazioni di carattere termico che si avvicinano a quelle dell’aria immobile.
Qui sotto riportiamo alcuni esempi di materiali con i relativi valori di conducibilità termica :
SOSTANZA |
CONDUCIBILITA' TERMICA (λ) W/(m•K) |
DENSITA' Kg/m3 |
Diamante | 1600 | 3550 |
Rame | 390 | 8930 |
Acciaio Inox | 17 | 7600 |
Vetro | 1 | 2500 |
Laterizi | 0,90 | 1900 |
Cartongesso | 0,23 | 900 |
Sughero | 0,052 | 200 |
Polistirene estruso XPS | 0,040 | 25 |
Polistirene espanso sinterizzato EPS | 0,036 | 25 |
Lana di vetro | 0,035 | 25 |
Polistirene espanso sinterizzato EPS con neopor | 0,031 | 25 |
Aereogel | 0,018 | 1,9 |
COS'E' LA TRASMITTANZA TERMICA?
La trasmittanza termica è la misura della capacità di una struttura di trasmettere calore. Indica la quantità di calore che passa attraverso un metro quadrato di superficie quando tra i due ambienti si ha una differenza di temperatura di 1°K. Unità di misura: Watt per metro quadro kelvin (W/m2K ).
Per il calcolo della trasmittanza termica (U) è indispensabile conoscere il valore λD dei materiali utilizzati ed i relativi spessori. In base a questi valori è possibile ricavare la trasmittanza termica U dell’elemento costruttivo applicando la seguente formula:
U = 1/ (Rsi + R + Rse)
dove :
Rsi = resistenza superficiale interna
R = resistenza totale
Rse = resistenza superficiale esterna
I valori Rsi e Rse sono determinati secondo UNI 10355.
La resistenza termica totale, invece, si ottiene dalla seguente formula:
R = S1/λ1 + S2/λ2 + ….Sn/λn
Dove con S si indica lo spessore del materiale e con l il suo valore di conducibilità termica.
Più il valore U è basso, migliore è l’isolamento termico della struttura in esame.
COS'E' LA TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA?
Le leggi in materia di efficienza energetica degli ambienti abitativi evidenziano l’esigenza di contenere il consumo energetico per la climatizzazione estiva. La grandezza che la legislazione ha introdotto per valutare queste prestazioni è la “trasmittanza termica periodica” Yie (W/m2K). La trasmittanza termica periodica Yie (W/m2K) è il parametro che valuta la capacità di un elemento strutturale opaco (parete o copertura) di sfasare ed attenuare il flusso termico che la attraversa nell’arco delle ventiquattro ore, definita e determinata, secondo la norma UNI EN ISO 13786:2008. Dalla sua definizione osserviamo come sia determinata dai seguenti due parametri: - fattore di attenuazione fa: è il rapporto tra il valore dell’ampiezza dell’onda termica esterna e quello dell’ampiezza dell’onda termica interna all’ambiente abitativo; - coefficiente di sfasamento Φ: è il ritardo espresso in termini di ore tra il picco dell’onda termica esterna e quello corrispettivo dell’onda termica interna all’ambiente abitativo.
La trasmittanza termica periodica, in sostanza, quantifica la capacità “inerziale” delle pareti o delle coperture. Nell’ambiente abitativo l’inerzia termica si traduce in due benefici effetti durante la stagione calda: una attenuazione delle oscillazioni della temperatura rispetto a quelle della temperatura dell’ambiente esterno (che, a seconda delle condizioni climatiche, può raggiungere i 75°C) e una notevole riduzione della richiesta energetica per il raffrescamento grazie allo spostamento del picco termico nelle ore notturne. Il comportamento inerziale ha risvolti positivi anche durante la stagione fredda: il calore proveniente dalla radiazione solare, infatti, viene accumulato durante il giorno e rilasciato durante le fredde ore notturne. Le prestazioni in termini inerziali di una parete o di una copertura sono strettamente connesse alla sua massa superficiale: quanto questa è maggiore tanto maggiore è la sua capacità inerziale. Gli stessi effetti possono essere raggiunti molto più convenientemente sfruttando l’isolamento termico: in questo modo è possibile ottenere gli stessi vantaggi legati al comportamento inerziale mantenendo leggere le strutture che definiscono l’ambiente abitativo.
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